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N.B.: i miei racconti possono contenere parole in dialetto o in forma dialettale barese: NIENTE PAURA... alla pagina 777 ci sono i sottotitoli... (*◕‿◕*)
La storie che leggerete sono liberamente e parzialmente ispirate a fatti realmente accaduti.
I riferimenti a personaggi, i singoli eventi narrati, i nomi, i dialoghi e i luoghi possono essere frutto della mia fantasia e di esigenze e finalità artistico/narrative.

martedì 13 agosto 2013

VITA DA CICLISTA (Biciclettando qua e la...)



Le scorribande ciclistico-campagnole di un appassionato delle due ruote…

INTRODUZIONE

Questa che adesso vado a raccontarvi è una serie di riflessioni che ho scritto su facebook sulla mia (rinata) passione per la bicicletta…

Tutto è iniziato (o ripreso) da quando mia moglie decise di regalarmi per il mio 44° compleanno, una city bike…

E soprattutto, è proseguito da quando, in TV (ahhhh benedetto digitale terrestre, croce e delizia di molti italiani), abbiamo scoperto alcuni canali che trasmettono documentari sulle città straniere…

Il colpo di grazia, poi, è arrivato durante la mia visita ad Amsterdam, una delle capitali europee della bicicletta, insieme a Copenaghen…


(8 giugno 2013)

... Che poi, a mio modesto avviso, la bicicletta è una delle massime espressioni di libertà e trasgressione...
Sei libero di andare dove vuoi, anche contromano (faccio solo strade di campagna, beninteso) e di pensare fischiettando... E ci si abbronza pure…

L'unica è quando incontri qualche cane randagio, come mi è successo oggi...
Mi ha fatto un po' spaventare, ma per fortuna conosceva la mia lingua... un buon e sano KITEMMUORTO ed è scappato via con la coda fra le gambe... 



(18 giugno 2013)
 
.. In questo momento, la città dove mi piacerebbe vivere è... PORTLAND, capitale dell'Oregon, negli Stati Uniti...
Ieri ho visto un documentario su Rai 5 e ho capito che è una città altamente ecologica, con una qualità della vita fra le prime al mondo e con circa 400 Km di piste ciclabili...
Un vero paradiso per NOI bikers... 


(23 luglio 2013)

Se rimanete in panne con la vostra bicicletta (sganciamento della catena) e vi rivolgete da un elettrauto (il primo "soccorso" trovato sulla strada) e questi vi risponde che non ha voglia di sporcarsi le mani:

1) siete autorizzati a inviargli una serie di KITEMMUORTO a lui e tutta la sua famiglia;

2) un elettrauto che non si vuole sporcare le mani, allora che mestiere fa?

3) se trovate un'altra persona che vi aiuta e in due secondi, rimette a posto la catena (senza sporcarsi le mani, MITICO), siete autorizzati a ripassare davanti all'officina del suddetto elettrauto e fargli il GESTO DELL'OMBRELLO, prima col braccio destro e poi col sinistro (o viceversa), PER LA PAR CONDICIO...



 (3 agosto 2013) 

... Stamattina - Bari, ore 7.50 circa - zona Sacrario (ero lì con la mia super city bike)…
Incontro un signore anziano (secondo me 80enne circa), anche lui in bici...

Mi avvicino e gli chiedo:

<<BUONGIORNO MAESTRO (per noi baresi, chiamare MAESTRO una persona significa voler conquistare immediatamente la sua disponibilità e risultare simpatici, cordiali ed educati)... SENTI (altra cosa: in base alla persona che si ha di fronte, al suo abbigliamento, ai suoi atteggiamenti... dare immediatamente del TU, fa sentire a proprio agio il nostro interlocutore)... VORREI ARRIVARE AL MARE... PER CASO, C'E' UNA STRADINA, DA QUESTE PARTI, CHE MI PERMETTE DI ARRIVARCI (beh, vabbè... non ho detto proprio così... ma in questo momento ho fatto una traduzione letterale della mia richiesta)...>>

E quello mi risponde a tono e in rigoroso dialetto barese:<<SI CHE C'E'... VEDI L'INGRESSO DEL SACRARIO? BEH... GIRATI DALL'ALTRA PARTE E PRENDI LA STRADA DI FRONTE... POI ARRIVI (licenza poetica) ALLA FINE, PASSI (non mi stava dando del LEI: è solo una licenza poetica DIALETTALE) il passaggio a livello e troverai un albero di FICHE "mondiali" (noi baresi amiamo molto questo frutto, a tal punto che lo facciamo diventare di genere femminile)...
Fermati sotto l'albero e prendi due FICHE (e dalli)... tanto (MAZZATA FINALE), TUTTI I CICLISTI CHE SI RISPETTANO, SI FERMANO E LE RUBANO>>...

Secondo voi, io ci sono mai arrivato al mare?


(5 agosto 2013)

... Novabbè... e poi in giro c'è gente che dice che capitano tutte a me...

MA IO AVREI VOLUTO VEDERE VOI COSA AVRESTE FATTO AL MIO POSTO...

Ieri mattina, ore 6.15 circa, prendo la mia inseparabile bicicletta e inizio una passeggiata fresca e rilassante...
Il silenzio e il profumo della terra la fanno da padroni...
Sentire la brezza piacevole su tutto il corpo e il sole che inizia a riscaldare la giornata...  
UNO SPETTACOLO…

Tutto intorno a me, un'esplosione di colori e profumi dei frutti della nostra terra e a un tratto, attraversando una stradina di campagna in discesa, faccio uno strano incontro...

UN GREGGE DI PECORE INTENTE A PASCOLARE BEATAMENTE che occupava tutta la sede stradale e proprio al centro della strada, UNA PECORA E "SUO MARITO" (A PROPOSITO: SCUSATE... sapete dirmi come si chiama il maschio della pecora?) impegnatissimi nell'atto più normale e tradizionale del mondo...

Freno improvvisamente la mia bicicletta, a pochi metri da quella vista e, con molto imbarazzo, non so che fare... mi guardo intorno, cercando il pastore ma... NIENTE...

Che faccio? Aspetto che finiscono? E cosa penseranno di me, se resto, che sono un guardone?
Mentre sono lì che non so cosa fare, un paio di pecore, loro amiche, decide di puntare verso di me, belando all'impazzata...


In tutta fretta, giro la mia bici e inizio a pedalare velocemente, risalendo la stradina, non senza aver chiesto alle due pecore attaccanti e ai due “amanti”, sempre più in versione hard, di salutarmi i loro genitori, gli zii, i nonni, i loro progenitori, tutti gli avi e TUTTI LI MEJO MORTACCI LORO...






 
(9 agosto 2013)

... Passare davanti ad un rilevatore di velocità (per auto) e vedere che la tua bici sta andando alla folle velocità di 16 kmh... 
sò soddisfazioni...







 
(10 agosto 2013)

A Copenaghen è stata recentemente inaugurata una super autostrada delle bici...
Una pista ciclabile che collega più comuni al Capoluogo, attraverso una rete extraurbana, dedicata alle biciclette...

COME SIAMO (MOLTO) INDIETRO NOI...


CONTINUA… ???

mercoledì 19 dicembre 2012

W LE DONNE



Le Hit Parade non passano mai di moda
 
<<Donna... tutto si fa per Te...>> cantava il Quartetto Cetra nel 1958…quante volte l’abbiamo sentita o cantata anche noi…

Già le donne… l’Universo femminile… l’altra metà del cielo (e chi ne ha più ne metta)…

Si potrebbero scrivere enormi trattati sulle donne, senza mai riuscire a trovare una definizione esatta: complicate, aristocratiche, snob, avventuriere, sofisticate…

Ma anche timide, impacciate, dolci, sensuali, divertenti, ironiche…
Mah… non si finirebbe mai…

Naturalmente noi uomini (tra di noi) parliamo spesso di donne, quasi sempre vantandoci delle nostre conquiste (seeeee… un tempo!) e stilando delle graduatorie…

Del resto se l’hanno fatta anche Rocco Siffredi e Antonio Cassano… volete che non la faccia io?

Tranquille care amiche… non farò nomi né antipatiche classifiche… mi limiterò a tracciare un “superficiale” elenco di alcune categorie di donne che ho conosciuto…

Questo elenco riguarda esclusivamente l’aspetto fisico e non il carattere…

LA STANNARIA= donna altissima (a volte più dell’uomo) che soffre di un complesso d’inferiorità (per via dell’altezza) e che tende a curvare la schiena per sembrare più bassa…

D’altro canto l’uomo che le va accanto, invece, cerca di ricorrere ad alcuni mezzucci, quali ad esempio, il salva tallone inserito nella scarpa, con funzione di sollevamento di qualche centimetro…

Oppure camminare sulle punte o alzare al massimo il sedile della sua auto, abbassando contemporaneamente al limite estremo, quello della sua partner…

Questa donna usa quasi esclusivamente scarpe basse (e vorrei vedere!), proprio perché è consapevole che al suo partner (nanetto) darebbe fastidio essere “sovrastato”…

 


LA SPIDIGHINA= stessa caratteristica precedente con la differenza che questa donna è magrissima (al limite dell’anoressia) e quindi, quasi senza forme…









LA MAULONA= è il contrario della SPIDIGHINA… è una donna possente, formosa e preda ambita da tutti gli uomini…

LA STACCIONA= è il contrario della STANNARIA… è una donna molto bassa e piuttosto tarchiata (quasi grassottella) che possiede quasi esclusivamente scarpe con tacchi altissimi…

Spesso la donna STACCIONA si accompagna a uomini molto prestanti (mai capito il perché), con i quali si mostra divertente e socievole, suscitando l’antipatia e l’invidia delle sue amiche…

La STACCIONA è procace e veste in modo appariscente ed è sempre all’avanguardia su tecnologia e motori (argomenti tipici maschili)…

 

LA CAMASCIA= è una donna molto lenta (più del bradipo) e quasi sempre sgraziata nei movimenti…
Non segue la moda, non veste elegante e spesso ha pure una voce che va fra il morbido e il sensuale… ma non lo fa apposta… lei è proprio così…



LA BANDESCA= è una donna che veste in maniera eccentrica, che ha una capigliatura fresca di parrucchiere e, oltre ad avere un trucco deciso, ha labbra carnose che sono ulteriormente accentuate da un rossetto brillantissimo...


LA MALOMBRA= è una donna misteriosa che spesso veste di nero, che ha un trucco deciso e che conosce tutti i gruppi rock underground, tutte le marche di sigarette e tutte le birre in commercio…

È una frequentatrice assidua di tutti i locali esclusivi e ha migliaia di contatti con tutti i social network…



… ahahahah e ce ne sarebbero ancora tante di categorie - lo dicevo prima - non basterebbero migliaia di libri…

Concludo questa mia dissertazione, ricordando a tutte le mie care amiche, che voleva essere un modo ironico per prendervi in giro e che, però, senza di voi, non esisterebbe il mondo…

E VOI, CARE AMICHE, VI RICONOSCETE IN QUALCUNA DI QUESTE CATEGORIE? OPPURE IN QUALI ALTRE?

BACI  
Vostro Vituccio

sabato 1 dicembre 2012

VITA DA SINGLE



1° episodio: Ma dove sono finite le scarpe?

In occasione di un importante Congresso scientifico nazionale, tenutosi quest’anno a Venezia, mia moglie (medico ginecologa) vi ha preso parte, assieme a diversi colleghi pugliesi e anche una sua collega-amica di Barletta, con la quale ha diviso la stanza dell’hotel.

In precedenza mi aveva preparato uno speciale Kit di sopravvivenza alimentare (vista la mia nota avversione a cucinare) e una serie di raccomandazioni: <<Mi raccomando… innaffia le piante, stendi il bucato, rifai il letto…>> e così via, fino a riempire un intero foglio protocollo, di quelli che si usano a scuola per i compiti in classe.

Io che fino a quel momento avevo annuito a ogni sua raccomandazione, nel momento in cui sono tornato a casa, ho ufficialmente iniziato la mia VITA DA SINGLE (per 3 giorni)…

La prima cosa che ho fatto è stata quella di buttare scarpe e calzini dove capitava, camminando scalzo per tutta la casa. In seguito è stata la volta dei pantaloni, finiti, non si sa come, sotto il divano. 

La cravatta è rimasta appesa alla maniglia della porta d’ingresso e le mutande le ho fatte roteare su un dito (come fosse il lazo che TEX WILLER usava durante uno dei tanti rodeo) e sono andate a finire sull’armadio, nella stanza da letto…

Insomma ho messo in pratica quello che il buon GIANNI MORANDI cantava nella splendida canzone che è BANANE E LAMPONE (Ricordate? Giro nudo per la casa…)

Il passo successivo è stato quello di fiondarmi in camera da letto e zompettare sul letto (come facevo da bambino, quando mia madre mi permetteva di non andare a scuola, mentre fingevo di stare male: nel momento in cui lei andava al mercato, smettevo immediatamente di fare il malato, per saltare a più non posso sul lettoneUn giorno fui scoperto e non vi dico).

Ebbene ho fatto come da bambino, con l’aggiunta di ballare a tutto volume una canzone che mi fa letteralmente muovere come un indiavolato (Titanium di DAVID GUETTA ft. SIA)
 
Dopo aver sfogato tutti i miei istinti di danzatore, per circa 40 minuti, mi è venuta fame e lì mi sono improvvisato Chef de Rang… ho indossato il grembiule di VISSANI e ho tirato fuori dal freezer, la busta pronta di PASSATO DI VERDURE che avevo comprato qualche giorno prima e voilà… PRONTO IN TAVOLA.

Insomma questa storia si è ripetuta per tutti e tre i giorni, fino al ritorno a casa di mia moglie (e meno male; avevo esaurito il mio Kit da sopravvivenza alimentare, comprensivo di pizze da riscaldare nel microonde, piadine e similari).

Il grosso problema è stato farle ritrovare la casa in ordine: il letto aveva finalmente tirato un sospiro di sollievo, dopo avermi implorato per 3 giorni di essere sistemato. Ma non riuscivo assolutamente a ritrovare le scarpe… dopo una lunga ricerca, TOM TOM alla mano, sono riuscito a trovarne una nel freezer e l’altra nel microonde.

FINE PRIMO EPISODIO

2° episodio: L’accoglienza all’aeroporto e i complimenti al CASALINGO

Mi ero sentito col marito della sua collega-amica, per metterci d’accordo sull’ora e il luogo più opportuno, per una buona e festosa accoglienza…

All’ora stabilita, ci siamo visti in aeroporto con un discreto anticipo e lui mi ha tirato fuori un enorme cartellone bianco sul quale aveva intenzione di scrivere un testo di benvenuto, come si fa con chi atterra, ma non si conosce…
 
Casualmente, avevo in macchina un grosso pennarello nero e… pensa tu che penso io

Alla fine abbiamo accolto le nostre coniugi con il seguente striscione:<<WELCOME BACK… Le lavatrici vi aspettano>>, facendo ridere tutte le persone presenti e in attesa di salutare i propri cari.

In macchina mia moglie mi ha raccontato tutti i vari aneddoti che si sono verificati prima, durante e dopo il Congresso, le varie cene, lo shopping, ecc.…


Giunti a casa, mi ha fatto i complimenti per come l’aveva trovata pulita e profumata (tutto in ordine, mentre fino a mezz’ora prima era un BAZAR, che non aveva nulla da invidiare a quello della Medina di Tunisi).

Evvai... Mi ha detto sono un perfetto CASALINGO