(Storia di un TRANQUILLO Natale per la Sacra Famiglia)
Ci siamo. E’ già partito il conto alla
rovescia. Fra qualche settimana è Natale, ma già il clima è quello tipico della Festa cristiana per eccellenza: luci, colori, musiche, odori e piatti tipici sono pronti.
Negozi e centri commerciali sono
già stracolmi di gente alla ricerca del regalo (regolarmente riciclato l’anno dopo), capi di alta moda, cellulari,
ma soprattutto buoni sconto da utilizzare (dato il periodo infausto che stiamo vivendo).
E così, l’altra sera, mentre ero in giro
per la città vecchia, sentivo la tradizionale musica natalizia, uno dei tanti Babbi
Natale di peluche (altezza d’uomo) che intonava Jingle Bells, posto davanti a un negozio di profumeria,
che mi invitava a entrarvi.
Invece, attirato da un altro classico musicale natalizio che è White Christmas, la mia attenzione si spostò su un basso[1]
del centro storico, il cui proprietario era intento ad allestire un enorme
presepe.
Come un bambino davanti alle caramelle,
mi fermai incuriosito a guardare il lavoro paziente e certosino di quell’uomo anziano e,
contemporaneamente, la mia mente tornò indietro nel tempo, fino a quando ero un
bimbo di 8-9 anni, che con l’aiuto di suo padre, preparava il Presepe
natalizio.
Da buon uomo del Sud, la domanda non si
pone: Presepe o Albero? PRESEPE TUTTA LA VITA…
Pertanto, come da tradizione, qualche
giorno prima dell’Immacolata Concezione, iniziavo a “mettere in croce” mio
padre e a stabilire con lui, la posizione della grotta, della Sacra Famiglia,
dei pastori, ecc...
Mio padre, elettricista di professione,
era ovviamente l’addetto alle luci (fisse, a intermittenza o musicali), mentre
il sottoscritto si occupava della Selezione e “Posa in opera” dei vari
figuranti…
Avevamo tante belle statuine, ognuna
delle quali, rappresentava un mestiere in parte antico: c’era il fabbro, il
falegname, il pescivendolo, il fornaio, la lavandaia, la ricamatrice e tanti
altri…
Non solo… ogni anno il nostro presepe si
arricchiva sempre più di tanti nuovi personaggi…
Evidentemente, però, quell’anno, per una
ragione che ancora non riesco a spiegarmi, qualcosa andò storto: qualche mese
prima, erano stati eseguiti dei lavori in casa e, allo stesso tempo, i miei
genitori avevano deciso di rinnovare l’arredamento, acquistando un nuovo
soggiorno, con nuove poltrone, un nuovo televisore, ecc.
Quella era pure l’occasione, soprattutto
per mia madre, per buttar via oggetti vecchi oppure ormai dimenticati in qualche
cassetto…
Pertanto, il giorno in cui, mia madre
decise di buttar via cose e indumenti usati, io e mio padre, operai per un
giorno, facevamo la spola fra casa e bidoni della spazzatura…
(Ecco il dramma…)
Come dicevo, qualche giorno prima dell’8
dicembre (esattamente la domenica precedente), la sveglia puntualmente squillò alle
5,30 (anche se ero già sveglio da un pezzo, per l’eccitazione del momento), per
la Grande Organizzazione del Presepe Natalizio. Secondo me, anche Eduardo De
Filippo sarebbe rimasto stupito e soddisfatto dell’opera che ci stavamo
accingendo a compiere…
(Io):<<BABBO… hai preso tu la busta del
presepe?>> <<NO>>
(Io):<<MAMMA, sai dirmi dove sta la
busta del presepe?>>… Ennesima
risposta negativa!
Iniziammo le ricerche come fossimo stati dei
volontari della Protezione Civile alle prese con il recupero di persone da
estrarre dalle macerie… aprimmo tutti i cassetti, gli sportelli della parete
attrezzata, tirando fuori tutte le buste presenti… NIENTE DA FARE…
A un certo punto, capimmo che, probabilmente, nella confusione e nel
tentativo di mia madre di fare ordine, la busta del presepe, contenente le più
belle statuine che possa aver mai visto (con gli occhi del bambino, s’intende),
era irrimediabilmente sparita.
COME FARE ADESSO? Avevo perso ogni
speranza di realizzare, anche quell’anno, il Presepe.
Senza perdersi d’animo, mio
padre iniziò a rovistare fra le mie buste dei giocattoli, trovando i mattoncini
della LEGO ma soprattutto, la soluzione al nostro problema: LA MIA COLLEZIONE DEI SOLDATINI DI PIOMBO
COMPOSTA DI COWBOYS, INDIANI E UN REGGIMENTO DI MILITARI INGLESI, CON TANTO DI
GIUBBA, FUCILE, ELMETTO E PISTOLA D’ORDINANZA…
Questi ultimi avevano potenti cannoni e carri armati di
ultima generazione e, se non fosse bastato, nella busta magica, vi erano
anche dei cavalieri crociati con scudi e sciabole, pronte a essere sguainate…
Insomma, della busta originale del
Presepe si erano, per fortuna, salvate solo la capanna e la Sacra Famiglia con
il bue e l’asinello (più la Stella Cometa).
A quel punto decisi di impiegare i
Cavalieri a difesa della grotta, i militari inglesi, dietro lo steccato creato con i mattoncini della LEGO, con i loro mezzi dislocati e infine un terzo anello di difesa, rappresentato da Indiani e Cowboys (per
una volta uniti per una giusta causa), pronti a dare l’allarme in caso di
attacchi del NEMICO…
Fu lo stesso un Natale fantastico ed io,
orgoglioso dei miei soldatini, impiegati in una Missione di pace, chiamai a raccolta tutti i miei amichetti, i
quali, invidiosi, tentarono di imitarmi…
Da quel giorno, però, abbiamo ripreso ad
acquistare le tradizionali statuine, facendo bene attenzione a
riporle in un contenitore di plastica trasparente e non più in una
normale e anonima busta colorata…
E il soldato col fucile puntato contro la madonna??? E la serie di luci tubolari che trasformava il presepe nella discoteca coco loco???
RispondiElimina... erano 2 particolari che mi sono sfuggiti (specie il secondo)... :)
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