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N.B.: i miei racconti possono contenere parole in dialetto o in forma dialettale barese: NIENTE PAURA... alla pagina 777 ci sono i sottotitoli... (*◕‿◕*)
La storie che leggerete sono liberamente e parzialmente ispirate a fatti realmente accaduti.
I riferimenti a personaggi, i singoli eventi narrati, i nomi, i dialoghi e i luoghi possono essere frutto della mia fantasia e di esigenze e finalità artistico/narrative.

sabato 3 dicembre 2011

UN PRESEPE BLINDATO


(Storia di un TRANQUILLO Natale per la Sacra Famiglia)

Ci siamo. E’ già partito il conto alla rovescia. Fra qualche settimana è Natale, ma già il clima è quello tipico della Festa cristiana per eccellenza: luci, colori, musiche, odori e piatti tipici sono pronti.

Negozi e centri commerciali sono già stracolmi di gente alla ricerca del regalo (regolarmente riciclato l’anno dopo), capi di alta moda, cellulari, ma soprattutto buoni sconto da utilizzare (dato il periodo infausto che stiamo vivendo).

E così, l’altra sera, mentre ero in giro per la città vecchia, sentivo la tradizionale musica natalizia, uno dei tanti Babbi Natale di peluche (altezza d’uomo) che intonava Jingle Bells, posto davanti a un negozio di profumeria, che mi invitava a entrarvi.

Invece, attirato da un altro classico musicale natalizio che è White Christmas, la mia attenzione si spostò su un basso[1] del centro storico, il cui proprietario era intento ad allestire un enorme presepe.

Come un bambino davanti alle caramelle, mi fermai incuriosito a guardare il lavoro paziente e certosino di quell’uomo anziano e, contemporaneamente, la mia mente tornò indietro nel tempo, fino a quando ero un bimbo di 8-9 anni, che con l’aiuto di suo padre, preparava il Presepe natalizio.

Da buon uomo del Sud, la domanda non si pone: Presepe o Albero? PRESEPE TUTTA LA VITA…

Pertanto, come da tradizione, qualche giorno prima dell’Immacolata Concezione, iniziavo a “mettere in croce” mio padre e a stabilire con lui, la posizione della grotta, della Sacra Famiglia, dei pastori, ecc...

Mio padre, elettricista di professione, era ovviamente l’addetto alle luci (fisse, a intermittenza o musicali), mentre il sottoscritto si occupava della Selezione e “Posa in opera” dei vari figuranti…

Avevamo tante belle statuine, ognuna delle quali, rappresentava un mestiere in parte antico: c’era il fabbro, il falegname, il pescivendolo, il fornaio, la lavandaia, la ricamatrice e tanti altri…
Non solo… ogni anno il nostro presepe si arricchiva sempre più di tanti nuovi personaggi…

Evidentemente, però, quell’anno, per una ragione che ancora non riesco a spiegarmi, qualcosa andò storto: qualche mese prima, erano stati eseguiti dei lavori in casa e, allo stesso tempo, i miei genitori avevano deciso di rinnovare l’arredamento, acquistando un nuovo soggiorno, con nuove poltrone, un nuovo televisore, ecc.

Quella era pure l’occasione, soprattutto per mia madre, per buttar via oggetti vecchi oppure ormai dimenticati in qualche cassetto…

Pertanto, il giorno in cui, mia madre decise di buttar via cose e indumenti usati, io e mio padre, operai per un giorno, facevamo la spola fra casa e bidoni della spazzatura…

(Ecco il dramma…)

Come dicevo, qualche giorno prima dell’8 dicembre (esattamente la domenica precedente), la sveglia puntualmente squillò alle 5,30 (anche se ero già sveglio da un pezzo, per l’eccitazione del momento), per la Grande Organizzazione del Presepe Natalizio. Secondo me, anche Eduardo De Filippo sarebbe rimasto stupito e soddisfatto dell’opera che ci stavamo accingendo a compiere…

(Io):<<BABBO… hai preso tu la busta del presepe?>> <<NO>>
(Io):<<MAMMA, sai dirmi dove sta la busta del presepe?>>… Ennesima risposta negativa!

Iniziammo le ricerche come fossimo stati dei volontari della Protezione Civile alle prese con il recupero di persone da estrarre dalle macerie… aprimmo tutti i cassetti, gli sportelli della parete attrezzata, tirando fuori tutte le buste presenti… NIENTE DA FARE…

A un certo punto, capimmo che, probabilmente, nella confusione e nel tentativo di mia madre di fare ordine, la busta del presepe, contenente le più belle statuine che possa aver mai visto (con gli occhi del bambino, s’intende), era irrimediabilmente sparita.

COME FARE ADESSO? Avevo perso ogni speranza di realizzare, anche quell’anno, il Presepe. 

Senza perdersi d’animo, mio padre iniziò a rovistare fra le mie buste dei giocattoli, trovando i mattoncini della LEGO ma soprattutto, la soluzione al nostro problema: LA MIA COLLEZIONE DEI SOLDATINI DI PIOMBO COMPOSTA DI COWBOYS, INDIANI E UN REGGIMENTO DI MILITARI INGLESI, CON TANTO DI GIUBBA, FUCILE, ELMETTO E PISTOLA D’ORDINANZA…

Questi ultimi avevano potenti cannoni e carri armati di ultima generazione e, se non fosse bastato, nella busta magica, vi erano anche dei cavalieri crociati con scudi e sciabole, pronte a essere sguainate…

Insomma, della busta originale del Presepe si erano, per fortuna, salvate solo la capanna e la Sacra Famiglia con il bue e l’asinello (più la Stella Cometa).

A quel punto decisi di impiegare i Cavalieri a difesa della grotta, i militari inglesi, dietro lo steccato creato con i mattoncini della LEGO, con i loro mezzi dislocati e infine un terzo anello di difesa, rappresentato da Indiani e Cowboys (per una volta uniti per una giusta causa), pronti a dare l’allarme in caso di attacchi del NEMICO…

Fu lo stesso un Natale fantastico ed io, orgoglioso dei miei soldatini, impiegati in una Missione di pace, chiamai a raccolta tutti i miei amichetti, i quali, invidiosi, tentarono di imitarmi…

Da quel giorno, però, abbiamo ripreso ad acquistare le tradizionali statuine, facendo bene attenzione a riporle in un contenitore di plastica trasparente e non più in una normale e anonima busta colorata…




[1] Locale situato a livello stradale e utilizzato, spesso, anche come abitazione

2 commenti:

  1. E il soldato col fucile puntato contro la madonna??? E la serie di luci tubolari che trasformava il presepe nella discoteca coco loco???

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  2. ... erano 2 particolari che mi sono sfuggiti (specie il secondo)... :)

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