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N.B.: i miei racconti possono contenere parole in dialetto o in forma dialettale barese: NIENTE PAURA... alla pagina 777 ci sono i sottotitoli... (*◕‿◕*)
La storie che leggerete sono liberamente e parzialmente ispirate a fatti realmente accaduti.
I riferimenti a personaggi, i singoli eventi narrati, i nomi, i dialoghi e i luoghi possono essere frutto della mia fantasia e di esigenze e finalità artistico/narrative.

mercoledì 4 gennaio 2012

I NERI PER CASO POTEVAMO ESSERE NOI

(Le avventure estive di un gruppo di giovani cantanti in erba che..)

L’Italia, si sa, è un paese di santi, poeti e navigatori… ma anche di commissari tecnici, veline, puttanieri e… cantanti…
Chi non ha mai cantato, almeno una volta, sotto la doccia? E chi non ha mai provato a cantare al CANTA TU o ai vari karaoke?

Anche il sottoscritto non è immune da quest’abitudine che contagia tutti, grandi e piccini, uomini e donne…

Solo che insieme ad altri 4 “compagni di scorribande”, involontariamente, abbiamo dato il via ad un modo di cantare, già piuttosto in voga negli USA, chiamato musica A CAPPELLA (ossia senza strumenti)...

Nacque per caso una sera di molti anni fa, a Mola di Bari, dove ci eravamo recati per la Sagra del Polpo

Ma prima bisogna fare un passo indietro, fino al giorno in cui uno dei componenti del “gruppo”, esattamente Mino il macellaio (tuttora apprezzato commerciante di ghiottonerie bovine, ovine e suine) fu vittima del furto dell’autoradio…

Quella domenica mattina fui svegliato all’alba da Donato TUTTECALZUNE[1]

Verso le 6 del mattino, la voce concitata di Donato mi fece sobbalzare dal letto:
<<Oh, stanotte hanno frecato il mangiannastri della Pionèèr a Mino, da dentro alla Golf… e mò, come dobbiamo fare?>>

Immediatamente ebbi un gesto di stizza e un moto di reazione:
<<E quello scemo perché lo ha lasciato dentro alla macchina?>>

Donato aveva ragione a chiedersi come avremmo fatto: Mino era l’unico che aveva la patente e a noi tre, insieme ai due fratelli di Mino, Michele e Marcello (oggi apprezzato chef di fama mondiale), non solo piaceva ascoltare la musica alla radio in macchina, ma adoravamo cantare le canzoni trasmesse dalle radio private dell’epoca…

Ma non solo…

Uno dei nostri passatempi estivi serali preferito era quello di andare a zonzo con la GOLF grigio topo e di cantare a squarciagola sul lungomare, mentre andavamo a fare il PUTTAN TOUR (Non scandalizzatevi…già vi vedo che sgomitate… tutti i giovanotti del tempo, almeno una volta nella loro vita, sono andati a fare un PUTTAN TOUR[2])…

Dovevamo fare qualcosa… eh… ma cosa?
Anche perché la domenica sera dovevamo andare a Mola, a mangiare il polpo arrosto…

Immaginate la scena... io seduto davanti (manco a dirlo)… Mino guidava…
Poca voglia di parlare e tutti che fissavamo il vano vuoto dell’autoradio…

Intanto, con il resto della comitiva, avevamo appuntamento in piazza a Mola, dove avremmo comprato il panino e “piegato” una birra a testa…
dopo, un bel gelato… a “spegnere”…

Infine, avevamo saputo dell’inaugurazione di un locale nel quale era possibile esibirsi nel karaoke…
Appena giunti in questo locale, pieno zeppo di gente, prendemmo posto e ordinammo qualcosa da bere…

Ecco che iniziò la serata, quando all’improvviso… andò via la luce…
Eravamo piuttosto vicini al deejay che andò letteralmente nel panico…
Il locale cominciò a rumoreggiare e a fischiare… nessuno dei camerieri sapeva cosa fare…

Improvvisamente incrociai lo sguardo con Mino… un cenno d’intesa… chiamai gli altri tre… ci alzammo… tutti si azzittirono all’istante…

Da parte della nostra comitiva, partì un applauso spontaneo… la gente aveva capito che faceva parte della coreografia del locale… applaudì (sulla fiducia)

In quel tempo andava fortissimo la canzone di BOBBY MC FERRIN dal titolo DON'T WORRY BE HAPPY, che era uno dei nostri “cavalli di battaglia”…

Subito Michele (BATTERIA) e Mino (BASSO) “attaccarono”, seguiti a ruota da Donato e Marcello (CORISTI)… infine io (VOCE SOLISTA) intonammo il nostro successo, accompagnato dallo scrosciare degli applausi…

Al termine dell’esibizione, il pubblico in visibilio ci chiese un bis…
Noi ci guardammo per un attimo smarriti… poi Mino attaccò con il suo pezzo forte: i POOH con INCREDIBILMENTE GIU'altri applausi a scena aperta

Arrivò il proprietario tutto contento e ci chiese di tornare anche il sabato successivo e di continuare con altri pezzi nel nostro repertorio… (e non ci fece pagare la consumazione)

Non ci facemmo pregare… seguirono RAF & TOZZI con GENTE DI MARE, MORANDI, RUGGERI & TOZZI con SI PUO' DARE DI PIU', per concludere con BACCINI & LADRI DI BICICLETTE con SOTTO QUESTO SOLE

Fu un successo clamoroso… quando uscimmo dal locale, ci infilammo felicissimi in macchina… nessuno si ricordava più dell’autoradio FRECATO

Riprendemmo la strada del lungomare…
Beh… il PUTTAN TOUR, quella sera, fu indimenticabile

L’unica nota stonata fu che l’anno dopo, al Festival di Sanremo, si presentarono sei ragazzotti salernitani che fecero esplodere anche in Italia, la musica A CAPPELLA… 

Erano i Neri per Caso

Chissà… forse quella sera a Mola c’erano anche loro e ci hanno copiati… BOH?

[1] detto così perché era magrissimo e di famiglia modesta e numerosa… spesso indossava dei pantaloni di suo fratello maggiore, di due taglie più grandi di lui, che “fermava” con dei vistosi cinturoni di EL CHARRO
[2] Una passeggiata a prendere in giro le prostitute della zona (situazione citata anche da Marco Baldini nel suo libro IL GIOCATORE (ogni scommessa è un debito)

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