L’Italia, si sa, è un paese di santi,
poeti e navigatori… ma anche di commissari tecnici, veline, puttanieri e…
cantanti…
Chi non ha mai cantato, almeno una
volta, sotto la doccia? E chi non ha mai provato a cantare al CANTA TU o ai vari karaoke?
Anche il sottoscritto non è immune da
quest’abitudine che contagia tutti, grandi e piccini, uomini e donne…
Solo che insieme ad altri 4 “compagni di scorribande”,
involontariamente, abbiamo dato il via ad un modo di cantare, già piuttosto in
voga negli USA, chiamato musica A
CAPPELLA (ossia senza strumenti)...
Nacque per caso una sera di molti anni
fa, a Mola di Bari, dove ci eravamo recati per la Sagra del Polpo…
Ma prima bisogna fare un passo indietro,
fino al giorno in cui uno dei componenti del “gruppo”, esattamente Mino il macellaio (tuttora apprezzato
commerciante di ghiottonerie bovine, ovine e suine) fu vittima del furto
dell’autoradio…
Quella domenica mattina fui svegliato
all’alba da Donato TUTTECALZUNE[1]…
Verso le 6 del mattino, la voce
concitata di Donato mi fece sobbalzare dal letto:
<<Oh, stanotte hanno frecato il
mangiannastri della Pionèèr a Mino, da dentro alla Golf… e mò, come dobbiamo fare?>>
Immediatamente ebbi un gesto di stizza e
un moto di reazione:
<<E quello scemo perché lo ha
lasciato dentro alla macchina?>>
Donato aveva ragione a chiedersi come
avremmo fatto: Mino era l’unico che aveva la patente e a noi tre, insieme ai
due fratelli di Mino, Michele e Marcello
(oggi apprezzato chef di fama mondiale), non solo piaceva ascoltare la musica
alla radio in macchina, ma adoravamo cantare le canzoni trasmesse dalle radio
private dell’epoca…
Ma non solo…
Uno dei nostri passatempi estivi serali
preferito era quello di andare a zonzo con la GOLF grigio topo e di cantare a
squarciagola sul lungomare, mentre andavamo a fare il PUTTAN TOUR (Non scandalizzatevi…già vi vedo che sgomitate… tutti i giovanotti del tempo, almeno una volta nella loro vita, sono andati a fare un PUTTAN TOUR[2])…
Dovevamo fare qualcosa… eh… ma cosa?
Anche perché la domenica sera dovevamo
andare a Mola, a mangiare il polpo arrosto…
Immaginate
la scena... io seduto davanti (manco a dirlo)… Mino
guidava…
Poca voglia di parlare e tutti che
fissavamo il vano vuoto dell’autoradio…
Intanto, con il resto della comitiva,
avevamo appuntamento in piazza a Mola, dove avremmo comprato il panino e “piegato” una birra a testa…
dopo, un bel gelato… a “spegnere”…
Infine, avevamo saputo
dell’inaugurazione di un locale nel quale era possibile esibirsi nel karaoke…
Appena giunti in questo locale, pieno
zeppo di gente, prendemmo posto e ordinammo qualcosa da bere…
Ecco che iniziò la serata, quando
all’improvviso… andò via la luce…
Eravamo piuttosto vicini al deejay che
andò letteralmente nel panico…
Il locale cominciò a rumoreggiare e a
fischiare… nessuno dei camerieri sapeva cosa fare…
Improvvisamente incrociai lo sguardo con
Mino… un cenno d’intesa… chiamai gli altri tre… ci alzammo… tutti si azzittirono
all’istante…
Da parte della nostra comitiva, partì un
applauso spontaneo… la gente aveva capito che faceva parte della coreografia
del locale… applaudì (sulla fiducia)
In quel tempo andava fortissimo la
canzone di BOBBY MC FERRIN dal
titolo DON'T WORRY BE HAPPY, che era uno dei nostri “cavalli di
battaglia”…
Subito Michele (BATTERIA) e Mino (BASSO)
“attaccarono”, seguiti a ruota da Donato e Marcello (CORISTI)… infine io (VOCE
SOLISTA) intonammo il nostro successo, accompagnato dallo scrosciare degli
applausi…
Al termine dell’esibizione, il pubblico
in visibilio ci chiese un bis…
Noi ci guardammo per un attimo smarriti…
poi Mino attaccò con il suo pezzo forte: i POOH
con INCREDIBILMENTE GIU'… altri applausi a scena
aperta…
Arrivò il proprietario tutto contento e
ci chiese di tornare anche il sabato successivo e di continuare con altri pezzi
nel nostro repertorio… (e non ci fece
pagare la consumazione)
Non ci facemmo pregare… seguirono RAF & TOZZI con GENTE DI MARE, MORANDI, RUGGERI &
TOZZI con SI PUO' DARE DI PIU', per concludere con BACCINI & LADRI DI BICICLETTE con SOTTO QUESTO SOLE…
Fu
un successo clamoroso… quando uscimmo dal locale, ci
infilammo felicissimi in macchina… nessuno si ricordava più dell’autoradio FRECATO…
Riprendemmo la strada del lungomare…
Beh… il PUTTAN TOUR, quella sera, fu
indimenticabile…
L’unica nota stonata fu che l’anno dopo,
al Festival di Sanremo, si presentarono sei ragazzotti salernitani che fecero
esplodere anche in Italia, la musica A CAPPELLA…
Erano i Neri per Caso…
Chissà… forse quella sera a Mola c’erano anche loro
e ci hanno copiati… BOH?
[1]
detto
così perché era magrissimo e di famiglia modesta e numerosa… spesso indossava
dei pantaloni di suo fratello maggiore, di due taglie più grandi di lui, che
“fermava” con dei vistosi cinturoni di EL CHARRO
[2]
Una passeggiata a prendere
in giro le prostitute della zona (situazione citata anche da Marco Baldini nel suo libro IL GIOCATORE (ogni scommessa è un debito)
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