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N.B.: i miei racconti possono contenere parole in dialetto o in forma dialettale barese: NIENTE PAURA... alla pagina 777 ci sono i sottotitoli... (*◕‿◕*)
La storie che leggerete sono liberamente e parzialmente ispirate a fatti realmente accaduti.
I riferimenti a personaggi, i singoli eventi narrati, i nomi, i dialoghi e i luoghi possono essere frutto della mia fantasia e di esigenze e finalità artistico/narrative.

mercoledì 15 febbraio 2012

UN PO' DI CRUDO

(4° episodio della fiction UN AMORE GRANDE COSI')

Al ritorno dalla loro romantica gita alla Selva di Fasano, Nannina promise al suo Vituccio che si sarebbero rivisti molto presto... pertanto Vituccio invitò la sua bella a trascorrere qualche giorno nella città vecchia, dove lei non era mai stata.

Nel frattempo le due amiche del cuore, Melina e Nunzia, erano lì pronte ad ascoltare tutti i particolari della scampagnata (anche quelli più piccanti).
E così Nannina, dopo aver tentennato per circa 33 secondi, decise di raccontare i fatti, invitandole alla Pizzeria da Pelé[1], per una serata in allegria, fra sole donne.

Il giorno della partenza era arrivato e Nannina, bella come il sole, era nella sua stanza a provare le camminate a seconda delle scarpe che avrebbe calzato:
<<Mò... come stò BBona con queste scarpe... sembro propio[2] Raffaella Carrà quando cantava COM'E' BELLO FAR L'AMORE DA TRIESTE IN GIU'.>>

Intanto il suo autista ALFONSO tornò da Torre a Mare con la macchina completamente lucida, una splendida FIAT 128 Spider carta da zucchero metallizzata... si dice che quella fontana della piazzetta della famosa località balneare facesse miracoli... ossia che sgorgasse direttamente acqua e detersivo, pronti a essere raccolti nel secchio, per il lavaggio delle auto.

Lei riconobbe il rumore del motore della sua auto (anch'esso preparato da Donato, il Mago della Formula Uno), ma soprattutto l'ultimo CD di Drupi, il cantante preferito di Alfonso, sparato a tutto volume.

<<OOOOOHHHHHHH, vuoi abbassare lo stereo, mocc a tte e a Drupi, che stiamo alla controra[3]>>, gli urlò benevolmente Nannina, giacché effettivamente erano le 14.30 in punto.

Ma il vero motivo era che la sua parrucchiera-cugina Porzia non riusciva a concentrarsi, per la realizzazione dei colpi di sole alla sua affezionata cliente-cugina.

Nannina aveva finalmente deciso quali scarpe calzare per far crepare tutti quanti lì (a Bari Vecchia)... le Hogan, nere tempestate di strass e swarovski, rigorosamente MADE IN CHINA, acquistate dai senegalesi, alla festa di San Trifone, ad Adelfia.


Per il resto aveva deciso per un anonimo completo di pelle nera, con borchie fosforescenti, stile Olivia Newton-John in GREASE... ma c'era una cosa che non la soddisfava.

Mentre pensava a quella cosa che le mancava per far definitivamente crollare Vituccio ai suoi piedi, le venne in mente che Olivia (Newton-John, sempre) masticava di continuo una gomma...
<<MELIIINAAAA... dammi una ciungomma[4], una Big-Babol che quelle fanno i pallocciotti grossi... FUSCE.>>




Finalmente era pronta...
Nunzia e Melina in un angolo la osservavano come al passaggio della Madonna di Pompei, per le vie del suo paese... 
Nannina sembrava danzasse anziché camminare...
Sembrava passeggiare sulle acque...
Sembrava...
<<AAAHHH... ma che cappro[5], Corrado? Proprio qui la dovevi fare?>>

Corrado (il fedele cagnolino), ancora alle prese con dolori intestinali indicibili, legati agli avanzi della straordinaria abbuffata della puntata precedente, aveva lasciato un ricordo piuttosto evidente, proprio davanti all'uscio di casa.

E così Nannina, calpestò "L'Abbondanza" di Corrado e fu costretta a scegliere un altro paio di scarpe, che lei aveva collocato al secondo posto nella classifica di gradimento... erano delle stupende scarpe aperte con tacchi a spillo alti 14 cm e una zeppa alta 6, naturalmente fosforescenti che facevano pandan con le borchie del suo completo di pelle.

Per consolarla, Nunzia le disse che portava fortuna ma Nannina non era molto d'accordo:
<<Mocc a Corrado, dategli un Bimixin[6], sennò quello chissà che cosa deve combinare!>>.

Finalmente in macchina, profumata con l'Arbre Magique al gusto di limone e con Drupi che cantava SAMBARIO', Nannina era pronta ad affrontare questa eccitante sfida, non prima di aver dato le ultime direttive ad Alfonso:

<<Ehi a te, quando arriviamo 'Nderre a la Lanze[7] fermiti[8], che voglio comprare un po' di crudo[9] da portare!>>



[1] Rinomata pizzeria che si trova in via Pasubio, al rione Carrassi
[2] Non è un errore di stampa: è un modo tipico barese di storpiare questo avverbio
[3] Periodo che va dalle 14.00 alle 16.00, nel quale è bene rispettare la quiete pubblica
[4] Storpiatura della parola inglese chewing gum
[5] <<Ma che diamine…>>
[6] Efficace medicinale che contrasta e blocca la dissenteria
[7] Celebre angolo del lungomare barese, dove di domenica soprattutto, si tiene un mercatino ittico
[8] Anche in questo caso la forma dialettale imperativa barese diventa fermIti e non fermAti
[9] Con questo termine, il barese medio indica i frutti di mare

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