(4° episodio della fiction UN AMORE GRANDE COSI')
Al ritorno dalla loro romantica gita alla Selva di
Fasano, Nannina promise al suo Vituccio che si sarebbero rivisti molto
presto... pertanto Vituccio invitò la sua bella a trascorrere qualche giorno
nella città vecchia, dove lei non era mai stata.
Nel frattempo le due amiche del cuore, Melina e
Nunzia, erano lì pronte ad ascoltare tutti i particolari della scampagnata
(anche quelli più piccanti).
E così Nannina, dopo aver tentennato per circa 33
secondi, decise di raccontare i fatti, invitandole alla Pizzeria da Pelé[1],
per una serata in allegria, fra sole donne.
Il giorno della partenza era arrivato e Nannina, bella
come il sole, era nella sua stanza a provare
le camminate a seconda delle scarpe che avrebbe calzato:
<<Mò...
come stò BBona con queste scarpe... sembro propio[2] Raffaella Carrà quando cantava COM'E' BELLO
FAR L'AMORE DA TRIESTE IN GIU'.>>
Intanto il suo autista ALFONSO tornò da Torre a Mare con la macchina completamente lucida,
una splendida FIAT 128 Spider carta da
zucchero metallizzata... si dice che
quella fontana della piazzetta della famosa località balneare facesse
miracoli... ossia che sgorgasse direttamente acqua e detersivo, pronti a essere
raccolti nel secchio, per il lavaggio delle auto.
Lei riconobbe il rumore del motore della sua auto
(anch'esso preparato da Donato, il Mago della Formula Uno), ma soprattutto
l'ultimo CD di Drupi, il cantante
preferito di Alfonso, sparato a tutto volume.
<<OOOOOHHHHHHH, vuoi abbassare lo stereo, mocc
a tte e a Drupi, che stiamo alla controra[3]>>,
gli urlò benevolmente Nannina, giacché effettivamente erano le 14.30 in punto.
Ma il vero motivo era che la sua parrucchiera-cugina
Porzia non riusciva a concentrarsi, per la realizzazione dei colpi di sole alla
sua affezionata cliente-cugina.
Nannina aveva finalmente deciso quali scarpe calzare
per far
crepare tutti quanti lì (a Bari Vecchia)... le Hogan, nere tempestate di strass e swarovski, rigorosamente MADE IN
CHINA, acquistate dai senegalesi, alla festa di San Trifone, ad Adelfia.
Per il resto aveva deciso per un anonimo completo di
pelle nera, con borchie fosforescenti, stile Olivia Newton-John in GREASE...
ma c'era una cosa che non la soddisfava.
Mentre pensava a quella cosa che le mancava per far
definitivamente crollare Vituccio ai suoi piedi, le venne in mente che Olivia (Newton-John,
sempre) masticava di continuo una gomma...
<<MELIIINAAAA...
dammi una ciungomma[4], una Big-Babol che quelle fanno i
pallocciotti grossi... FUSCE.>>
Finalmente era pronta...
Nunzia e Melina in un angolo la osservavano come al
passaggio della Madonna di Pompei, per le vie del suo paese...
Nannina sembrava danzasse anziché camminare...
Nannina sembrava danzasse anziché camminare...
Sembrava passeggiare sulle acque...
Sembrava...
<<AAAHHH... ma che cappro[5], Corrado? Proprio qui la dovevi fare?>>
Corrado (il fedele cagnolino), ancora alle prese con
dolori intestinali indicibili, legati agli avanzi della straordinaria abbuffata
della puntata precedente, aveva lasciato un ricordo piuttosto evidente, proprio
davanti all'uscio di casa.
E così Nannina, calpestò "L'Abbondanza" di Corrado e fu costretta a scegliere un altro
paio di scarpe, che lei aveva collocato al secondo posto nella classifica di
gradimento... erano delle stupende scarpe aperte con tacchi a spillo alti 14 cm
e una zeppa alta 6, naturalmente fosforescenti che facevano pandan con le borchie del suo completo di
pelle.
Per consolarla, Nunzia le disse che portava fortuna ma
Nannina non era molto d'accordo:
Finalmente in macchina, profumata con l'Arbre Magique al gusto di limone e con
Drupi che cantava SAMBARIO', Nannina
era pronta ad affrontare questa eccitante sfida, non prima di aver dato le
ultime direttive ad Alfonso:
<<Ehi a
te, quando arriviamo 'Nderre a la Lanze[7] fermiti[8], che voglio comprare un po' di crudo[9] da portare!>>
[1]
Rinomata pizzeria che si trova in via Pasubio, al rione Carrassi
[2]
Non è un errore di stampa: è un modo tipico barese di storpiare questo avverbio
[3]
Periodo che va dalle 14.00 alle 16.00, nel quale è bene rispettare la quiete
pubblica
[4]
Storpiatura della parola inglese chewing gum
[5]
<<Ma che diamine…>>
[6]
Efficace medicinale che contrasta e blocca la dissenteria
[7]
Celebre angolo del lungomare barese, dove di domenica soprattutto, si tiene un
mercatino ittico
[8]
Anche in questo caso la forma dialettale imperativa barese diventa fermIti e
non fermAti
[9]
Con questo termine, il barese medio indica i frutti di mare
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